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Contenuti dell'articolo
Financial plan – Piano Finanziario
Redigere un financial plan valido ed accurato è estremamente importante per la crescita della tua startup e per attirare l’attenzione degli investitori.
Se hai deciso di aprire una startup, guadagnare è certamente di tuo interesse e per riuscirci devi tenere traccia dei flussi monetari, accuratamente riportarti all’interno del piano finanziario.
In questo articolo ti spiegherò cos’è un financial plan, da cosa è composto e a cosa serve, come costruire un piano finanziario per la tua startup e quali sono gli errori da evitare.
Cos’è un financial plan e da cosa è composto?
Il financial plan o piano finanziario è un documento che contiene la pianificazione finanziara ed economica di un’attività.
Il piano finanziario è composto da diversi aspetti fondamentali legati alla tua startup alcuni più o meno dettagliati, tra cui:
- gli obiettivi finanziari
- il cash flow statement o rendiconto finanziario
- le previsioni di costi e ricavi
- le previsioni di vendita
- i costi di avvio e di gestione
- il piano del personale con stipendi e contratti
- un piano di investimenti
- il conto economico
A cosa serve un financial plan?
Tramite la stesura di un financial plan puoi definire come raggiungere gli obiettivi finanziari che hai stabilito per la tua startup.
Pianificare e prevedere il futuro economico della tua startup con un financial pan è fondamentale se vuoi essere in grado di:
- garantire una buona contabilità
- avere delle proiezioni di crescita
- sapere in anticipo di quanti soldi avrai bisogno
- analizzare la capacità di produrre reddito del prodotto
- implementare delle nuove strategie nel corso del tempo
In parole povere, se fatto come si deve, il piano finanziario ti permette di prevedere come sarà la tua startup anche dopo il suo periodo di avvio, il che è un vantaggio non da poco!
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Come costruire un financial plan per la tua startup
Definisci gli obiettivi finanziari
Alla guida di un buon financial plan ci sono i tuoi obiettivi finanziari.
Di norma c’è un obiettivo che tutti gli startupper dovrebbero fissare e cioè disporre di un fondo di emergenza in caso di crisi finanziaria. Questo, ovviamente, non significa che devi pensare subito al peggio, ma prevenire così da non trovarti impreparato se si presentasse questo scenario.
A questo punto, per determinare gli altri obiettivi, comincia a porti una semplice domanda “Dove mi vedo tra 5 anni”? Più le risposte saranno precise e dettagliate, meglio è, quindi, imposta degli obiettivi specifici e realistici.
Elabora un rendiconto finanziario
Stabiliti gli obiettivi, puoi passare all’elaborazione del rendiconto finanziario, anche detto Cash Flow Statement, ovvero un report dove vai a riassumere tutti i flussi di cassa della tua startup.
Grazie ad un Cash Flow Statement saprai sempre dove e quanti soldi escono e quanti ne entrano ogni mese.
Per redigere un rendiconto finanziario nella maniera più dettagliata possibile tieni sempre in considerazione i seguenti indicatori:
- Net Cash Flow: differenza tra i soldi in entrata e in uscita alla fine di un periodo circoscritto.
- Cumulated Cash Flow: somma di tutti i flussi di cassa avuti a partire dall’avvio dell’impresa.
- Free Cash Flow to Equity (FCFE): flusso di cassa disponibile per gli investitori dopo aver effettuato gli investimenti, pagato le spese operative e le tasse.
- Free Cash Flow to the Firm (FCFF): flusso di cassa disponibile per gli azionisti.
Prevedi costi e ricavi
Un piano finanziario deve sempre stimare costi e ricavi della tua startup, quindi, uscite ed entrate.
Per quanto riguarda le uscite, tieni in considerazione tutti i costi legati alla realizzazione di un prodotto o servizio, come ad esempio: i costi di produzione, quelli pubblicitari, i costi di vendita e le commissioni nel caso specifico della vendita affidata a terze parti.
Per quanto riguarda le entrate, avere una stima dei ricavi deve presupporre una previsione realistica. Non aspettarti nel giro di pochi mesi dei ricavi esorbitanti, piuttosto utilizza il metodo TAM,SAM e SOM per calcolare la grandezza del mercato in cui vuoi inserirti e conoscendo sia il prezzo del tuo prodotto, sia i volumi attesi, puoi avere una stima dei guadagni.
La stima dei costi e dei ricavi ti permette di capire se sarai capace di rientrare nelle spese e guadagnare.
Tieni conto degli investimenti
All’interno di un piano finanziario è fondamentale prevedere di effettuare degli investimenti nel corso degli anni.
Di certo la tua idea di business non è a costo zero, sarà necessario effettuare delle spese per realizzarla, magari con dei costi importanti e un piano investimenti può aiutarti a sostenerli, per non parlare della sua utilità nelle operazioni di ammortamento.
Redigi un conto economico
Il conto economico è quel documento che contiene i ricavi e costi di produzione, la cui differenza determina il risultato economico della tua startup in un determinato periodo di riferimento.
Se i ricavi sono maggiori dei costi hai un utile d’esercizio, se invece i costi sono maggiori dei ricavi hai una perdita d’esercizio.
Effettua una revisione finale
Il financial plan non è un documento che rimane immutato e deve essere revisionato ogni 6 mesi per capire se stai andando nella direzione giusta.
Specialmente durante la fase iniziale, potresti notare che le tue previsioni su costi e ricavi non erano propriamente esatte, quindi, è bene andare ad aggiornare il piano finanziario, se necessario.
Potrebbero esserci dei cambiamenti nel mercato di riferimento, o addirittura nella tua stessa startup, che vanno ad influire sul fatturato.
Infine, ti consiglio almeno una volta all’anno di rifare da capo il financial plan, basandoti sugli obiettivi che hai raggiunto e quelli nuovi che ti sei prefissato.
I 4 errori comuni nel financial plan di una startup da non commettere
Nessuno di noi è infallibile, quindi, può capitare di commettere degli errori nella stesura del piano finanziario in grado di compromettere il successo di una startup.
- Nascondere i problemi: è pratica comune di molte startup nascondere i problemi finanziari quando c’è da presentare il progetto agli investitori. È inutile cercare di insabbiare i problemi, perché tramite le dovute verifiche di due diligence gli investitori scopriranno la verità, con la conseguente perdita di reputazione e un accordo che non verrà concluso.
- Sottostimare i costi: un altro errore comune di molte startup è effettuare una sottostima dei costi. Oltre a non fare una bella figura con gli investitori, questa pratica rischia di mettere a repentaglio la salute e la sopravvivenza della tua startup. Tra i costi comunemente trascurati troviamo spesso i costi dei canali di vendita e del personale, quelli legati al testing e all’acquisizione delle licenze.
- Eccessivo focus sul Net Profit: spesso i founder si concentrano troppo sul Net Profit, pensando sia cruciale per ottenere degli investimenti. Così facendo, si rischia di proiettare profitti elevati in maniera prematura non considerando altre metriche più importanti per la crescita di un business.
- Non considerare abbastanza il Cash Flow: per capire quanti soldi “brucia” la tua startup devi considerare diverse metriche, tra cui il financial need e il burn rate, ma non solo. Controlla adeguatamente i flussi di cassa e i cicli di vendita se vuoi evitare di effettuare previsioni sbagliate e rischiare di “bruciare” troppo denaro.
Spero che questo articolo ti abbia dato tutte le informazioni necessarie su cos’è un financial plan, da cosa è composto e a cosa serve, come costruire un piano finanziario per la tua startup e quali sono gli errori da evitare. Per qualsiasi dubbio o domanda, o se vuoi che realizziamo un articolo su uno specifico argomento, non esitare a contattarci!
articolo by Miriana Piccari