Facebook Ads: tutto ciò che devi sapere (guida all’utilizzo)

Facebook Ads: cos’è e perché utilizzarlo per far crescere la tua startup

Facebook Ads è lo strumento con cui fare pubblicità su FB. È una piattaforma con un potenziale notevole, e i numeri parlano chiaro: attualmente gli utenti attivi sul Social Network sono quasi 3 miliardi (dati del 2021) e sono altamente profilati.

Cosa significa? Di loro Facebook sa praticamente tutto, dalla posizione geografica ai gusti personali, e i dati sono gli utenti stessi a fornirli sia in fase di iscrizione sul social media di Mark Zuckerberg sia interagendo con le pagine di proprio interesse.

Gli utenti, oltre ad essere tantissimi, trascorrono sul social network in media 1 ora al giorno. È quindi un pubblico vasto e attivo… quello che potrebbe notare le tue inserzioni pubblicitarie su Facebook!

 

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Pubblicità su Facebook: obiettivi e strategie!

L’advertising su Facebook prevede la comparsa di inserzioni nella homepage e in altri posizionamenti presidiati dagli utenti targettizzati, perché profilati, come abbiamo visto prima. Non è invasivo ma va a toccare un bisogno latente del pubblico di riferimento.

Per capirci: mentre navighi su Facebook è probabile che tu stia semplicemente guardando i post dei tuoi amici e che non sia alla ricerca di niente, ma ecco che tra i contenuti appare un’inserzione che, guarda caso, in qualche maniera ti attira, perché è pubblicità mirata ed è lì apposta per te!

Alla base di tutto, come sempre nel marketing, è bene iniziare avendo una strategia chiara in testa e obiettivi ben definiti, obiettivi che Facebook stesso raggruppa in 3 diverse categorie che andiamo a vedere.

 

 

Notorietà

Facebook mostra le inserzioni agli utenti profilati e che quindi, molto probabilmente, ricorderanno quanto visto, e lo fa garantendo la massima copertura possibile in base al targeting e al budget impostato. Se la tua startup dispone di molte risorse finanziare o è un’attività locale, puoi anche lasciar perdere l’opzione “interessi” del pubblico e colpire a tappeto quante più persone possibili.

Se non è questo il caso, allora nella gestione delle impostazioni dell’obiettivo è bene definire un limite nella  frequenza con cui mostrare l’inserzione, evitando così di disperdere budget.

Fallo anche sei hai risorse economiche importanti, per evitare di ottenere l’effetto contrario, cioè di essere assillante invece che attraente. Ecco che così potrai lavorare efficacemente sulla Brand Awareness della tua azienda.

 

Considerazione

In questa categoria di obiettivi si raffigura l’azione che l’utente compie una volta che gli si presenta davanti agli occhi la tua inserzione, o meglio l’azione che tu vuoi che l’utente compia.

Vediamo quali sono queste azioni:

• Interazioni: possono essere like o commenti alla tua pagina o alla tua pubblicità
• Traffico: l’obiettivo è mandare l’utente sul tuo sito web per avere più traffico
• Visualizzazione video: lo scopo è aumentare le visualizzazioni del tuo video
• Generazione contatti: utile per far compilare agli utenti un form di contatto
• Installazione dell’app: in questo caso si mira a far sì che la tua app venga scaricata e installata
• Messaggi: l’obiettivo è creare delle inserzioni per generare una conversazione con l’utente

 

Conversione

Se l’obiettivo è che l’utente esegua una conversione, avrai bisogno di installare il Pixel di Facebook, grazie al quale la piattaforma deciderà a chi mostrare la tua inserzione, cioè alla categoria di utenti più papabile.

Questo tipo di obiettivo permette di:

• Vendere prodotti dal catalogo
• Attrarre visite al tuo negozio reale con delle CTA dettagliate come “indicazioni stradali”

 

Come creare una campagna Facebook Ads

Entriamo nel vivo della parte pratica e vediamo come impostare una campagna Facebook Ads.

Innanzitutto devi essere l’amministratore della pagina (o almeno essere inserzionista), sul tuo profilo. Partendo dalla pagina del Business Manager, clicca su “Create ads” → seleziona l’obiettivo → compila tutti i campi e crea il primo gruppo di annunci (ads set). Ma prima di ciò è necessario decidere a chi mostrare le inserzioni.

 

 

Definire il target

L’obiettivo è stato stabilito, adesso è necessario definire l’audience. Ma come scegliere il pubblico giusto, quello personalizzato? La cosa migliore da fare è analizzare il comportamento del pubblico, i loro like, le loro interazioni con la pagina, analizzando il traffico sul sito, e altre possibilità offerte dalla piattaforma.

Per farlo vai sul menù e seleziona  “audience”, qui puoi scegliere tra “pubblici personalizzati (custom)” e “pubblici simili (lookalike)”, e personalizzare la tua target audience.

 

Creare un annuncio

In relazione all’obiettivo che vogliamo raggiungere, dovremo creare inserzioni/contenuti accattivanti ed utilizzare il corretto tone of voice, e questo lo possiamo fare utilizzando diversi mezzi come lo storytelling, in cui è fondamentale la coerenza e la costanza per fidelizzare gli utenti, oppure avvalendoci della collaborazione di influencer (non è necessario scomodare la Ferragni a caro prezzo, anche un seguito di 10 mila follower ti permette di aumentare di molto la visibilità).

Lo storytelling richiede la capacità di narrare in maniera persuasiva attraverso contenuti scritti o audiovisivi, non si improvvisa, è un’arte e richiede competenze specifiche.

È importante individuare anche la creatività più adatta (un video, una foto, un carosello). E il copy dell’annuncio? Importantissimo.

Creatività e copy sono le prime cose che catturano l’attenzione dell’utente.

 

 

Remarketing

Grazie al Pixel di Facebook è possibile creare delle liste di utenti targettizzati e fare remarketing, cioè proporre a questi utenti le inserzioni in maniera mirata, grazie alle azioni che hanno compiuto e che il pixel ha analizzato. Basti pensare alle proposte che si possono fare ad un utente che è arrivato quasi alla fine del funnel di vendita e non ha completato l’acquisto.

 

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Quanto costano le Facebook Ads?

Determinalo in base al tuo budget!

La prima cosa da fare in fase di creazione di una campagna è stabilire il budget. Facebook ti permette di percorrere due strade, vediamole:

• Budget giornaliero: la spesa sarà quotidiana e finalizzata all’ottimizzazione dell’obiettivo impostato, inoltre FB ha la facoltà, se glielo permetti nelle impostazioni, di investire una piccola percentuale in più, o in meno, a seconda del momento più o meno favorevole.

• Budget totale: in questo caso FB suddivide l’ammontare totale in base alla durata che imposteremo e una volta finito il budget la campagna verrà chiusa e le impostazioni iniziali perse.

Nel caso del budget giornaliero è possibile sospendere la campagna in qualsiasi momento per poi farla ripartire, senz’altro l’opzione più consigliata.

 

 

Facebook Ads vs Google Ads

La differenza principale tra i due mezzi sta nel bisogno dell’utente.

Nel caso di Facebook Ads l’utente viene stimolato a riconoscere il proprio bisogno latente. Prendiamo ad esempio un soggetto che ha un cane, che ama i cani, che è iscritto a gruppi che trattano di cani o animali domestici, bene, sulla homepage di questo utente appariranno senza alcun dubbio inserzioni inerenti (cibo per cani, pensioni per cani, accessori per il tuo cane).

Nel caso di Google Ads, invece, è l’utente che sta cercando qualcosa di specifico, mosso da un bisogno consapevole.

Alla domanda “meglio usare FB Ads o Google Ads?” la risposta è: dipende!

Se hai necessità di fare branding è bene affidarsi a Facebook (anche perché se non sei conosciuto, chi ti cerca?), se il tuo marchio è già conosciuto meglio investire in Google Ads.

 

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CONCLUSIONE

Un pubblico vasto e targettizzato ha un valore immenso per il tuo ROI e Facebook Ads ti offre la possibilità di averlo, ma ricorda che il Facebook Marketing non è un gioco, è un potente strumento e va maneggiato con cura per avere il massimo del ritorno, quindi è sempre meglio affidarsi ad esperti del settore.

Se invece vuoi metterti alla prova per far crescere la tua startup, puoi seguire passo passo questa guida e creare una campagna pubblicitaria su FB di sicuro successo!

 

articolo by Luca Lampis