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Hotjar: cos’è, come funziona e come configurarlo
Ti piacerebbe sapere come naviga un utente sul tuo sito web? Lo puoi scoprire grazie al software Hotjar!
Dovrebbe piacerti l’idea, perché saperlo ti aiuterebbe a migliorare le prestazioni del sito e di conseguenza la User Experience dei tuoi utenti, riuscendo così a trattenerli più a lungo sulle pagine. E stai sicuro che tutto questo ti porterà un maggiore Conversion Rate!
Questo è ciò che puoi fare grazie a Hotjar, un tool di monitoraggio che ti consente di ottenere dati analitici ed empirici (quindi misurabili).
In questa mini-guida vedremo:
- le caratteristiche distintive di Hotjar
- come funziona
- come configurarlo
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Hotjar: come funziona e caratteristiche
Premessa necessaria: Hotjar NON è una alternativa ad altri tool di Web Analysis perché né sostituisce né lo possiamo paragonare a Google Analytics o a CrazyEgg, e nemmeno a Qualaroo. È semmai qualcosa che riunisce tutte le loro caratteristiche in un solo strumento, diventando complementare agli altri, è un all-in-one tool.
È facile comprendere l’importanza del suo utilizzo: ti basti sapere che con Hotjar puoi tenere sotto controllo il comportamento dei tuoi utenti. Sì hai capito bene, puoi conoscere ogni dettaglio della loro navigazione: i click (o tap), gli scroll, le pagine dove si soffermano maggiormente, il punto del funnel in cui abbandonano la pagina, e non solo.
Capirai da te che sono informazioni di grande importanza per rendere la loro user experience ottimale, con l’obiettivo di dare una bella spinta alla tua startup, grazie all’ottimizzazione della tua strategia di marketing digitale.
Vediamo allora come funziona Hotjar! (ecco in intanto il sito ufficiale)
Heatmaps
Le Heatmaps (mappe di calore) rappresentano visivamente, tramite dei colori, i dati che vuoi analizzare.
I toni più caldi, partendo dal colore rosso, indicano maggiore attività, i toni più freddi, come il blu, ovviamente indicano il contrario, cioè le zone meno cliccate, che attraggono meno l’utente, sulle quali, in sostanza, c’è da lavorare.
Ci sono 3 differenti mappe di calore, i cui nomi parlando da soli:
- click heatmaps: dove gli utenti cliccano su link o CTA
- move heatmaps: indicano i movimenti del mouse e, spesso, a questi è associato il movimento degli occhi
- scroll heatmaps: la profondità dello scroll ci dà indicazioni utili per la SEO, perché mostra fino a che punto il lettore riesce a seguire i tuoi contenuti
Visitor Recording
Qui siamo allo spionaggio vero e proprio (si scherza, ovviamente: Hotjar rispetta la normativa privacy GDPR e gli indirizzi IP degli utenti sono anonimi).
Non avrai bisogno di dedurre i dati dalle mappe perché potrai visionare le registrazioni delle sessioni dei tuoi utenti; quello che potrai vedere renderà semplice ottimizzare il tuo sito, saprai dove cliccano, dove incontrano difficoltà, insomma ti metterai nei loro panni e potrai rendere loro la navigazione più agile.
Come premesso, la privacy dell’utente è garantita, nondimeno avrai informazioni sul Paese, sul browser utilizzato e sul sistema operativo.
Le registrazioni che avrai a disposizione le potrai “catalogare”, condividere e filtrare per caratteristiche.
Conversion Funnel
Perché e dove i tuoi utenti abbandonano le pagine? Lo puoi sapere grazie al funnel di conversioni che tu stesso creerai, impostando degli obiettivi specifici e seguendolo passo dopo passo.
Dal momento che vengono registrati solo i dati degli utenti che iniziano con il primo passo, cioè con lo step 1, è bene creare un funnel per ogni obiettivo, dato che sicuramente avrai più di una fonte di traffico.
Form di contatto
Ogni sito (o landing page) che si rispetti ha almeno un form per i contatti, ma troppo spesso non vengono compilati o vengono abbandonati prima della conclusione e questo, diciamocelo, è un problema!
Con Hotjar puoi analizzare, e quindi migliorare, anche questo aspetto. Ti basterà inserire l’url del form in Hotjar e potrai vedere:
- qual è il tempo medio che gli utenti impiegano per compilare il form
- quante volte, dato in percentuale, lo stesso campo viene ricompilato
- i campi non compilati e lasciati in bianco
- il campo, o i campi, che inducono a non completare la compilazione
Con questi dati avrai la possibilità di apportare i dovuti miglioramenti!
Feedback e Sondaggi
Con le mappe di calore e le registrazioni delle sessioni utente hai già molte informazioni utili, ma cosa c’è di meglio che chiedere all’utente stesso il perché dei suoi comportamenti?
Con i sondaggi, che puoi inviare tramite email, avrai risposte al comportamento utente, con i feedback avrai risposte nel momento stesso in cui l’utente compie una determinata azione.
Come configurare Hotjar
Come avrai intuito, con Hotjar hai un potente strumento a disposizione per metterti nei panni del tuo utente e migliorare la sua esperienza di navigazione, a tuo indubbio vantaggio. Vediamo quindi come installare Hotjar.
Puoi scegliere tra 3 strade diverse: sfruttando Google Tag Manager, oppure utilizzando un plugin (se hai un sito WordPress) o ancora tramite il codice se hai nozioni sufficienti di sviluppo, in caso contrario ti farai aiutare da un programmatore.
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Vediamole nel dettaglio.
- Google Tag Manager: crea il contenitore per il sito che vuoi monitorare, installalo su tutte le pagine del sito e dalla dashboard di GTM lo selezioni. Adesso svolgi le seguenti azioni: tag > nuovo tag > scegli tag > hotjar tracking code > a questo punto inserisci il site ID Hotjar (che trovi nello snippet) > seleziona All pages nel campo “attivazione”
- Plugin Hotjar per WordPress: questa è probabilmente la strada più semplice da perseguire. Entra nel tuo WordPress > selezione plugin > aggiungi nuovo > digita Hotjar nella barra di ricerca. Ne troverai diversi, io ti consiglio il plugin ufficiale di Hotjar (che trovi a questo link). Installalo e attivalo > vai su impostazioni Hotjar > inserisci il site ID del tuo sito web > salva e verifica cliccando su click here to verify your install.
- Utilizza il codice: il consiglio di base è rivolgersi ad un programmatore ma non è detto sia necessario, basta entrare nel tuo account Hotjar > seleziona tracking (in alto a destra) > copia il codice che appare nel pop-up > incolla il codice nel tag <head> in TUTTE le pagine che vuoi siano monitorate da Hotjar.
Hotjar è a pagamento?
Un conto è spendere, un altro investire. E con Hotjar investi sul sicuro.
Esiste una versione Free e una Pro:
- la free presenta ovviamente dei limiti, tuttavia ti dà la possibilità di sperimentare gratuitamente, almeno nel primo periodo e se sei alle prese con un solo sito;
- la versione più utilizzata è quella Business e prevede un abbonamento mensile.
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CONCLUSIONE
Scommetto che stai già pensando di testare i vantaggi di questo software! Come darti torto, Hotjar è un faro che mette in luce (con i colori di cui abbiamo parlato) diverse azioni significative degli utenti sul tuo sito web. Ora sai come installarlo e come utilizzarlo, quindi metti in pratica questa guida e dai un’accelerata alla tua startup!
articolo by Luca Lampis