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Come passare da idea a startup: 6 passaggi da seguire + consigli
Un’idea di business, per quanto potrebbe rivelarsi geniale, resta un’idea se non la si sviluppa fino a farla diventare un’impresa profittevole. Per passare da idea a startup è necessario seguire degli step, con studio e pianificazione. L’improvvisazione non porta da nessuna parte, servono schemi chiari e strategie mirate.
Per partire alla grande sei nel posto giusto, in questo articolo troverai infatti una guida efficace per passare da idea a startup in pochi ma fondamentali step. Ecco alcune anticipazioni su come trasformare la tua intuizione in un’azienda di successo:
- Ottieni dei feedback e analizzali
- Valuta con attenzione la concorrenza
- Hai pensato ad un business model prima del business plan?
- Utilizza il metodo Lean Startup
- È ora di pensare al Business Plan
- Trova qualcuno che creda in te e sia disposto a finanziarti
Sei pronto a lanciarti e dominare il mercato? Continua a leggere perché adesso approfondiremo ognuno dei passaggi principali appena elencati.
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Validazione dell’idea
L’idea è tua e ti piace, è innovativa ma non la conosce ancora nessuno. Sei certo che potrebbe piacere anche agli altri? Quello che hai pensato potrebbe essere utile e portare un valore aggiunto alla società? È fondamentale saperlo e per farlo devi andare sul mercato, diffondere il verbo, far conoscere la tua idea e capire se davvero incontra il gusto della gente. Puoi fare interviste o uno smoke test – di cui parleremo in seguito – per validare la tua idea e trasformarla poi in startup, evitando sprechi di tempo ed energie.
Insomma, per capire se la tua idea funziona, poniti tante domande, anche scomode, e assicurati di avere tra le mani qualcosa di innovativo e che possa realmente soddisfare un’esigenza. Dopo, potrai occuparti degli step successivi.
Studia il mercato e i competitor
L’analisi del mercato e dei competitor è un passaggio obbligato: devi fare benchmarking. Hai bisogno di più dati possibili per muoverti agevolmente e non finire in un campo minato. Studia la concorrenza, cerca di capire come si posiziona sul mercato e perché, e soprattutto cerca di individuare i concorrenti giusti, perché la concorrenza non è rappresentata da colui che offre il tuo stesso prodotto o servizio, ma da colui che può rivolgersi al tuo stesso target. Per capirci: Festina non fa concorrenza a Rolex, eppure entrambi vendono orologi. Quindi analizza prima il tuo target e poi procedi con l’analisi della concorrenza.
Online ci sono moltissimi tool per l’analisi dei competitor, anche gratuiti. Puoi sfruttarli, oppure affidarti ad un professionista: riduci tempi, costi e il risultato è assicurato.
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Qual è il tuo business model?
Prima di stilare il tuo Business Plan, strumento efficacissimo di cui parleremo in seguito, occorre pensare al Business Model, cioè allo strumento che consente ad un’azienda di creare valore per i propri clienti, attraverso tattiche e strategie. Per definizione non può trattarsi di un concetto statico, ma sempre in divenire, uno strumento a cui apportare modifiche e implementazioni ogni volta si renda necessario.
Tieni sempre presente che il cliente percepisce valore quando i vantaggi e i benefici di un prodotto, o servizio, superano di gran lunga i costi sostenuti: standard di qualità alti e costi ragionevoli sono di immenso valore per il cliente.
Nel caso di passaggio da idea a startup, però, è utile ricorrere ad un modello innovativo: parliamo del Business Model Canvas che, sulla falsa riga del Business Model, facilita il lavoro di tutti, essendo uno strumento che utilizza un linguaggio visuale, decisamente più immediato e intuitivo.
Il tuo business model dovrà essere costantemente aggiornato, fino a quando la tua idea di business non avrà preso la forma definitiva, fino a diventare una startup di successo.
Passa all’azione: MVP, Smoke test e Lean Startup
Abbiamo accennato prima alla necessità di andare sul mercato per testare la validità della tua idea ed avere dei feedback dai tuoi potenziali clienti, ma come farlo nella pratica?
Abbiamo a disposizione alcuni strumenti che fanno parte di un metodo, di un iter ben preciso da seguire, che è il metodo Lean Startup: un metodo scientifico creato dall’imprenditore americano Eric Ries, per verificare l’effettiva validità di un progetto di startup senza correre grossi rischi.
Vediamo due passaggi del metodo:
- MVP: è un acronimo che sta per Minimum Viable Product, letteralmente prodotto minimo fattibile/funzionante e non è altro che un prodotto o servizio in fase embrionale, non finito ma testabile. Contiene ovviamente le caratteristiche principali di quello che sarà il prodotto finito ed è passibile di modifiche, quindi serve per essere analizzato, al fine di poter apportare i necessari aggiustamenti in base ai feedback ricevuti.
- Smoke Test: abbiamo accennato allo smoke test come ad uno strumento per validare una idea di business, non si tratta del test che eseguono i programmatori durante lo sviluppo di un software, ma da questo prende il nome. Il significato è analogo: si tratta di “fingere” il lancio di un prodotto sul mercato per verificare la risposta del pubblico, il gradimento e l’intenzione all’acquisto, e lo si fa ancora prima di lanciare l’MVP: un’ottima strategia per evitare perdite di tempo e di denaro.
Hai un business plan convincente?
Adesso, e solo adesso che hai appurato che la tua idea di business incontra il favore del tuo target, che hai avuto feedback positivi o comunque utili per aggiustare il tiro e lavorare sul tuo business model, è ora di procede con la stesura del Business Plan, uno strumento imprescindibile per un imprenditore. Farlo prima sarebbe un’inutile perdita di tempo, secondo la teoria della Lean Startup, ma ora è arrivato il momento.
È concretamente realizzabile il tuo piano? L’idea piace ma non puoi autofinanziarti?
Il Business Plan ha una duplice funzione: ti serve sia come biglietto da visita della tua startup sia come documento da presentare ed esporre ai tuoi potenziali investitori. Va da sé che si tratti di un lavoro da fare accuratamente, possibilmente con il supporto di un esperto.
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Se vuoi fare il grande salto da idea a startup, infatti, più chiaro, trasparente e convincente sarà il tuo piano, più facilmente otterrai ciò che desideri: interesse per la tua idea e contributi concreti per realizzarla.
Per essere persuasivo dovrà contenere dei capisaldi:
- I tuoi obiettivi
- Le risorse a tua disposizione (e di conseguenza quelle che non hai e che stai cercando)
- Le tue skill e i tuoi punti deboli
Non deve essere un’autocelebrazione di sé e delle proprie presunte capacità ma un resoconto dettagliato ed autentico di quello che vuoi e puoi concretizzare.
Finanziamenti e investitori: come trovarli?
Redatto il business plan, è giunto il momento di pensare a come finanziare la tua idea per trasformarla in startup di successo.
Se sei un giovane o un imprenditore navigato ma senza fondi a disposizione, come di norma lo sono gli startupper, puoi ovviare al problema rivolgendoti a qualcuno che sia interessato al tuo business e che creda in te. La figura del business angel è un esempio da prendere attentamente in considerazione: si tratta di un imprenditore che fornisce capitale proprio in cambio di quote, oppure puoi aprire una campagna di crowdfunding e finanziarti grazie all’aiuto di persone che sposano la tua causa senza ricevere concretamente niente in cambio.
Esistono anche forme di investimento istituzionali, come il venture capital: anche in questo caso è prevista una cessione di quote da parte dello startupper ma di contro viene garantito, oltre al capitale, un supporto operativo nello sviluppo del business.
In questi passaggi è sempre consigliabile farsi affiancare da un acceleratore di startup, un supporto che ti eviterà di fallire negli step fondamentali che portano alla creazione di un’azienda partendo da un’idea geniale. Gli acceleratori fanno da ponte tra i giovani startupper e gli investitori, massimizzando le probabilità di successo.
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Consigli per trasformare la tua idea in startup di successo
Ricapitolando e sintetizzando, ecco qualche consiglio per passare da idea di business a startup vincente:
- Quando l’idea ti sfiora, fermala e mettila nero su bianco
- Comunica la tua visione ad amici e parenti, e raccogli i loro feedback
- Allarga la cerchia parlando della tua idea anche in un blog, anche in questo caso registra i feedback e analizzali
- Inizia a fare personal branding per startupper, ti darà un grande vantaggio in termini di visibilità e autorevolezza ancor prima di presentare la tua intuizione
- Cerca qualcuno che sposi il tuo progetto: crea un team appassionato
- Passa all’azione con il metodo Lean Startup
CONCLUSIONE
Siamo giunti alla conclusione di questa guida per passare da idea a startup in pochi ma specifici passi. Ora è il momento di metterli in pratica e realizzare il tuo progetto. Non trascurare nessuno dei passaggi di cui abbiamo parlato, chiedi l’aiuto degli esperti se pensi di averne bisogno… poi passa all’azione!
articolo by Luca Lampis