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Ciclo di vita di una startup

Qual è il ciclo di vita di una startup? Questa è una domanda che devi farti se hai intenzione di crearne una. Conoscere le fasi di vita di una startup è fondamentale per valutare le difficoltà che potresti incontrare nel tempo e investire le tue energie in obiettivi raggiungibili, evitando così un eventuale fallimento. Vediamo nel dettaglio qual è il ciclo di vita di una startup e come sono strutturate le sue fasi.

 

Pre seed startup

Nel ciclo di vita di una startup la prima fase è il pre seed, cioè il momento in cui viene concepita una business idea.

Durante questa fase devi valutare se la tua idea può funzionare, se ci sono opportunità di mercato in cui applicarla e se dei potenziali clienti sarebbero disposti a pagare per il prodotto o servizio che vuoi offrirgli.

Nel momento in cui sei riuscito a validare il mercato, per avviare la tua startup dovrai molto probabilmente fare bootstrapping, cioè utilizzare le tue capacità, i tuoi risparmi e chiedere di contribuire ad amici e familiari; questo perché all’inizio sarà quasi impossibile trovare dei finanziatori per un progetto appena nato.

Il bootstrapping è una forma di finanziamento che all’inizio ti permetterà di ridurre al minimo i costi per sostenere la tua startup. Volendo puoi anche affidarti a dei business angels o ad un acceleratore di startup per ottenere un piccolo finanziamento.

 

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Seed 

Dopo avere concepito la tua idea sarà il momento di creare un business model, cioè “un modello descrittivo di come un’organizzazione genera ricavi fornendo prodotti e/o servizi ai propri clienti”, creare un business plan e sviluppare un MVP (Minimum Viable Product), quindi, un prodotto minimo da mettere sul mercato.

Durante questa fase del ciclo di vita di una startup ci saranno i primi veri finanziamenti e spesso provengono da business angel, crowdfunding o incubatori startup (questi finanziamenti di solito sono inferiori al mezzo milione di euro).

 

business plan startup

Free image from Pixabay

 

Early stage startup

Terminate le fasi di pre seed e seed toccherà all’early stage.

L’obiettivo principale durante questa fase è quello di ottenere visibilità e aggredire il mercato con il prototipo del tuo prodotto, aumentando così la brand awareness. Ottenendo visibilità riuscirai ad avere un feedback dal mercato e ad individuare il giusto product market fit.

In questa fase del ciclo di vita di una startup per i finanziamenti puoi fare affidamento sul venture capital

 

Growth 

Dopo le fasi di pre seed, seed e early stage nel ciclo di vita di una startup inizia la fase di crescita (growth).

Durante questa fase finalmente la tua startup aumenta il fatturato ed inizia ad ampliarsi, questo grazie all’aumento del numero dei clienti e delle vendite. La fase di growth può comunque essere suddivisa in due micro fasi: early growth e sustained growth.

 

Early growth

In questa fase si lavora sul business model, sul piano di marketing e sulla strategia commerciale. L’obiettivo è quello di acquisire velocemente clienti per poterti espandere sia nel paese di origine che a livello internazionale. Nella fase di early growth troviamo i round di investimento di Serie A e Serie B, necessari per affrontare l’aumento del numero di clienti. 

  • Serie A: in questo round i finanziamenti sono corposi e solitamente vengono eseguiti da venture capital e fondi di private equity.
  • Serie B: in questo round i finanziamenti sono ulteriormente maggiori rispetto a quelli del round di Serie A. Durante il round B l’obiettivo è quello di migliorare il processo di crescita ed aumentare la quota di mercato.

 

Sustained growth

La fase di sustained growth (crescita sostenuta) ha come obiettivo quello di ottenere una crescita esponenziale dei clienti con annesso aumento del fatturato. In questa fase del ciclo di vita di una startup troviamo i round di investimento di Serie C, in cui dovrai effettuare dei finanziamenti a basso rischio.

 

growth startup

Free image from Pixabay

 

Exit 

Se tutto procederà secondo i piani arriverai all’exit, cioè il momento in cui gli investitori effettuano un’uscita dalla proprietà della startup e rappresenta l’ultima fase del ciclo di vita. Le opzioni per effettuare l’exit sono:

  • quotazione in borsa: la startup ha avuto successo e può permettersi di fare una IPO (Initial Public Offering) e quotarsi in borsa. In questo modo gli investitori potranno cedere le proprie quote/azioni;
  • acquisizione: vendita della società ad un’altra azienda, solitamente un grosso competitor che decide di acquistare una startup innovativa permettendo così agli investitori di cedere le loro quote e realizzare una plusvalenza;
  • buyback: il fondatore riacquista le quote della startup cedute in precedenza agli investitori;
  • secondary sale: il fondatore vende delle quote della startup a terzi, ma mantenendone alcune;
  • write-off: se la startup è prossima al fallimento, gli investitori decidono di ritirarsi dall’investimento.

 

Spero che questo articolo ti abbia dato tutte le informazioni necessarie su come è strutturato il ciclo di vita di una startup. Per qualsiasi dubbio o domanda, o se vuoi che realizziamo un articolo su uno specifico argomento non esitare a contattarci!

 

articolo by Miriana Piccari

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