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SEM: cos’è e come utilizzarlo per la tua startup
Il Search Engine Marketing (SEM), chiamato in alcuni casi search marketing, è l’insieme di tutte le attività di Digital e Web Marketing che hanno lo scopo di aumentare la visibilità sui motori di ricerca e far atterrare sul sito il numero più alto di visitatori in target con il prodotto / servizio proposto.
Ora che abbiamo individuato la definizione di marketing sui motori di ricerca, nei prossimi step di questo articolo andremo ad analizzarne caratteristiche e principali declinazioni (SEA e SEO), spiegandoti come fare SEM per la tua startup e come questo potrà portarti grandi risultati.
SEA: definizione e significato
La SEA, acronimo di Search Engine Advertising, è la pratica volta a comparire tra i risultati di ricerca a pagamento. Partecipando ad un meccanismo basato su un sistema di aste, è possibile comparire in prima pagina (e non solo) tra gli annunci sponsorizzati. Con questa disciplina si va ad intercettare l’utente che digita delle keywords che caratterizzano il tuo business.
La caratteristica peculiare degli annunci a pagamento è il modello definito pay-per-click (o PPC), cioè l’inserzionista paga unicamente se l’utente clicca sul risultato. Inoltre, attraverso questa branca del SEM, hai la possibilità di veicolare sul tuo sito web degli utenti qualificati, ossia veramente interessati ai tuoi prodotti e/o servizi.
Vedremo più avanti come si fa SEM e quali sono i vantaggi per una start-up che vuole attrarre clienti o investitori.
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SEO: definizione e significato
La SEO (Searche Engine Optimization), consiste nell’ottimizzazione di pagine e siti web con l’obiettivo di ottenere un posizionamento organico (e quindi non a pagamento) in prima pagina o, meglio ancora, tra i primi risultati della SERP (Search Engine Results Page).
La SEO si suddivide in:
- SEO on-page, che ha a che fare con tutto ciò che riguarda i contenuti delle pagine del sito;
- SEO off-page, che riguarda principalmente la struttura dei link esterni e in generale tutto ciò che dal di fuori del sito può influenzarne il posizionamento.
Questa specifica declinazione del SEM si definisce ottimizzazione “per i motori di ricerca” perché, oltre a soddisfare gli utenti, lo specialista deve anche rispettare alcune regole fondamentali per evitare penalizzazioni dai vari Google, Bing, ecc.
Per questo motivo, affidati a dei professionisti se vuoi sfruttare la SEO per la tua start up.
Differenza tra SEA e SEO
La prima cosa da dire, prima di addentrarci nell’analisi delle differenze, è che ultimamente il SEM viene ormai identificato come il marketing a pagamento sui motori di ricerca, cioè quello che nello specifico è la SEA, e non come la macro-disciplina che ingloba SEA e SEO.
Detto questo, atteniamoci alla definizione più comune e recente, e vediamo insieme le principali differenze tra SEM e SEO:
- In realtà una l’abbiamo già vista, cioè il SEM è un’attività che richiede un investimento economico che si aggiunge al costo del professionista (che in questa disciplina è il SEM Specialist). Vuoi partecipare ad un’asta? Devi necessariamente fare un offerta e, se attrai l’utente, paghi il suo click. Con la SEO invece, oltre alla prestazione del SEO Specialist, non hai nessun’altra spesa da effettuare per posizionare il tuo articolo, pagina o sito web;
- Il SEM è un lavoro che si effettua al di fuori del sito web, attraverso le piattaforme messe a disposizione dal motore di ricerca (nel caso di Google il software è Google Ads, un tempo conosciuto come Google Adwords). La SEO, invece, è un lavoro di ottimizzazione che si svolge prevalentemente all’interno del sito web, tranne le tecniche off-site descritte in precedenza;
- Ultima differenza, ma non per importanza, è il fatto che con il SEM si intercettano utenti più vicini alla fase di conversione, mentre con la SEO facciamo atterrare sul nostro sito web dei visitatori che necessitano di più step prima di raggiungere la parte finale del funnel di vendita.
Integrare SEO e SEM: quali sono i vantaggi?
Se ti stai chiedendo se sia meglio fare SEM o SEO, non perdere tempo nel cercare una risposta: la soluzione è combinare l’uso di entrambi per moltiplicare i vantaggi.
Come competere nell’immediato con i grossi brand che, nel tempo, hanno costruito un ottimo posizionamento in SERP?
Questo è il grande vantaggio del SEM: strutturando annunci pertinenti che rispettino determinate regole, è possibile scavalcare i competitors e generare traffico.
I vantaggi della SEO si vedono invece nel lungo termine ma a costi molto più accessibili: gli specialisti del settore riescono a posizionare keyword strategiche in grado di veicolare traffico sul tuo sito web, praticamente a costo zero.
Quindi, quale può essere una vantaggiosa strategia SEM per startup? Impostare una campagna di advertising su Google Ads per testare le parole chiave con maggiore capacità di conversione, per poi avviare un minuzioso lavoro di SEO per posizionare quelle stesse keywords sulla ricerca organica.
Gli strumenti del SEM
Cosa troviamo nella “cassetta degli attrezzi” del SEM specialist? Prima di elencare i vari tools per fare SEM, suddividiamo il search engine a pagamento da quello organico, anche se alcuni strumenti sono comuni.
Vediamo insieme i più importanti SEM tools:
- Il primo e fondamentale software per fare advertising sui motori di ricerca è sicuramente Google Ads (lo trovi qui). Questo è uno strumento per fare SEM talmente importante da meritare un capitolo a parte, infatti lo vedremo in maniera dettagliata più avanti;
- Per creare annunci sponsorizzati performanti, c’è bisogno di identificare le keyword più adatte al nostro business e maggiormente digitate dagli utenti. Per fare questo, lo “strumento di pianificazione delle parole chiave” di Google è il tool per eccellenza. Con questo strumento possiamo trovare le keywords più ricercate e anche i relativi volumi di ricerca, oltre a farci un’idea di quanto possa costare un click;
- Con lo “Strumento Anteprima e diagnosi annunci”, anche questo di Google Ads, possiamo invece visualizzare il nostro annuncio pubblicato così come appare agli utenti, senza però influire sul numero delle impressions;
- Un altro strumento molto utile è Google Data Studio, grazie al quale possiamo costruire report personalizzati che mostrano l’andamento e le principali metriche delle campagne SEM, in modo da poterle condividere con il team della tua startup.
Quali sono invece i SEO tools più utilizzati?
- Non è possibile fare SEO senza una buona keyword research, quindi meglio partire con il piede giusto utilizzando Ubersuggest (ecco il sito). Questo strumento permette di trovare parole chiave e loro correlate, e anche di verificare chi sono i competitors che dominano la SERP;
- Anche il motore di ricerca in sé è un ottimo strumento per analizzare i competitor e per capire quali sono gli intenti di ricerca degli utenti, per esempio non sottovalutare i suggerimenti sulla barra di ricerca di Google;
- Con il tool Text Analyzer, si ha invece modo di verificare le principali keyword utilizzate dai competitors all’interno delle loro pagine e articoli, e nello specifico si può scoprire quante volte queste vengono utilizzate;
- Quali sono i meta tag utilizzati dai competitors in SERP? Con l’estensione di Google Chrome denominata “seo-meta-in-1-click” puoi scoprirlo, appunto, con un solo click;
- Infine, il tool principe per chi lavora in questo settore è sicuramente Google Search Console, grazie al quale è possibile monitorare l’andamento delle pagine nel tempo, con quali query si posizionano e quali siano le parole chiave che generano più traffico.
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Come abbiamo detto in precedenza, il metodo migliore per ottenere risultati nel breve e nel lungo termine è integrare SEM e SEO. Vediamo ora nello specifico alcune caratteristiche tecniche di queste due discipline.
Come fare SEM con Google Ads
Google, il motore di ricerca di gran lunga più utilizzato al mondo, mette a disposizione dei marketers la piattaforma Google Ads. Si tratta di un software ricco di risorse e funzioni che semplificano fortemente il lavoro dei SEM specialist, in modo da avvantaggiare questi ultimi ma anche gli utenti che visualizzano inserzioni di qualità.
Quanto costa servirsi di questi strumenti? Google Ads è totalmente gratuito, ciò che l’inserzionista paga sono i click che ottengono gli annunci che sono stati pubblicati.
Gli annunci sponsorizzati caratteristici del SEM possono avere diversi formati e possono essere posizionati in diverse sezioni. Vediamole:
- Rete di ricerca, caratterizzata dagli annunci a pagamento ospitati nelle pagine dei risultati che il motore di ricerca restituisce in seguito ad una query. Per queste inserzioni si lavora sulle keywords specifiche per il nostro business e adatte ai possibili intenti di ricerca degli utenti;
- Rete Display, che permette la pubblicazione di banner o annunci testuali all’interno degli spazi pubblicitari offerti da altri siti web che aderiscono al circuito Google Adsense. Con questo sistema è possibile targetizzare l’utente in modo da mirare gli annunci in maniera precisa, non a caso è un ottimo metodo per fare remarketing;
- Rete Video, con la quale possiamo inserire annunci sponsorizzati all’interno dei video di YouTube e non solo.
Alcuni consigli per fare SEO
La SEO non è di certo una scienza esatta, ma l’esperienza insegna che ci sono alcuni fattori di ranking più importanti di altri. Per questo motivo, considerando gli studi più recenti, voglio darti alcuni consigli per fare SEO elencandoti i fattori di posizionamento ai quali attualmente dovresti dare priorità:
- Backlink, indubbiamente ad oggi il fattore di ranking più importante. Cura la struttura dei link che arrivano al tuo sito, assicurandoti che siano pertinenti e di qualità;
- Semantica, ossia parole chiave, correlate e sinonimi. Gioca con il testo, deliziando il motore di ricerca (che così non ti penalizzerà) e offrendo agli utenti contenuti rilevanti;
- Ottimizzazione on-page, quindi struttura dei tag e meta-tag delle tue pagine. Si tratta di un fattore che ha perso un po’ di importanza, ma può fare la differenza se lavori attentamente su titoli e sottotitoli, description, testi alternativi delle immagini e seo-title;
- User Experience, che piano piano sta acquisendo sempre più importanza. Parliamo di tutti quei dettagli che fanno si che l’utente si trattenga sul nostro sito, navigando con piacere, ossia velocità di caricamento, sito che si adatta ai vari dispositivi, ecc;
- Architettura del sito web, ossia un sito strutturato in maniera semplice ed intuitiva, con le varie sezioni che seguono una determinata logica.
Perché è importante fare SEM
Se vuoi che la tua start-up decolli, attraendo clienti e investitori, le campagne SEM sono tra le strategie di marketing più performanti. Hai la possibilità di mostrare i tuoi prodotti e/o servizi ad utenti potenzialmente già interessati, per il semplice motivo che per visualizzare i tuoi annunci hanno ricercato qualcosa di pertinente.
Fare SEM è importante anche perché, nella rete di ricerca, puoi posizionare le tue inserzioni al di sopra dei risultati organici e, se sarai bravo, anche prima dei tuoi competitor. Il tutto nell’immediato, al contrario della SEO che prevede tempi più lunghi.
Sai che i video stanno diventando i contenuti maggiormente visualizzati su internet? Bene, il SEM fa in modo che la tua startup sia visibile anche nelle Rete Video di Google.
Conclusione
Arrivati a questo punto, ora sai cos’è il SEM e come fare search engine marketing su Google. In questo articolo abbiamo visto come il SEM per startup rappresenti un’arma vincente per permettere un salto di qualità al tuo business.
articolo by Luca Lampis