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Startup digitali

Le Startup digitali sono in forte crescita anche nel nostro Paese e rappresentano, grazie alla loro capacità di costruire nuovi modelli di business o di rinnovare quelle esistenti, un importante fattore di crescita per la nostra economia. Ma esattamente cosa sono le startup digitali?

 

Cos’è una startup digitale?

Startup digitale definizione: per startup digitali si intendono solitamente imprese innovative e ad alto contenuto tecnologico con un modello di business ripetibile e scalabile. Il termine inizialmente faceva riferimento solamente alle nuove imprese operanti nel settore Internet e delle tecnologie delle comunicazioni. Ma oggi grazie allo sviluppo tecnologico è in grado di toccare trasversalmente tutti i settori dell’economia.

 

startup digitali

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Startup digitali e PMI innovative in Italia

Le startup digitali nascono nel 1992 nella Silicon Valley californiana ma la rivoluzione culturale che le accompagna giunge presto anche nel nostro paese. In Italia, di lì a breve, alcuni giovani coraggiosi studenti e imprenditori incominciarono infatti a fare innovazione e realizzarono delle imprese ad alto contenuto innovativo. Nel 1995 quattro studenti universitari crearono venere.com, un sito per la prenotazione di alberghi e Bed & Breakfast che verrà poi venduto a Expedia.

Il 1996 è invece l’anno in cui è nato, da un’idea di tre imprenditori (Paolo Ainio, Carlo Gualandri e Marco Benatti), Virgilio il primo motore di ricerca e web directory italiano. Nel 1999 dà un’idea di Gianluca Dettori nacque invece Vitaminic, la prima piattaforma a distribuire in modo legale contenuti musicali in formato MP3.

Nello stesso anno Alessandro Fracassi fondò Mutui on-line mentre l’anno successivo è stata la volta di Yoox il primo e-commerce dedicato alla moda. Yoox (oggi Y-NAP dopo la fusione con il Gruppo Net A Porter) è stata la prima startup digitale italiana a diventare un Unicorno (Unicorn), una startup cioè con una valutazione superiore al miliardo di euro. Nel 2004 Luca Ascani fondò Populis, gruppo editoriale che opera su piattaforme on-line, mentre Fabio Cannavale dopo aver lanciato eDreams in Italia fondava Volagratis.

 

Startup digitale & modello di business

Uno degli step fondamentali da seguire nel creare una startup digitale è la scelta del business model.

Secondo la definizione data da Alexander Osterwalderun, il business model “descrive la logica con la quale una organizzazione crea, distribuisce e cattura valore”.

In altre parole come fa soldi. Il modello di business delle startup digitali – o digital startup – nel corso degli ultimi 10 anni, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie web based come ad esempio il cloud e applicazioni Web, si è molto modificato. Sono ormai diversi i modelli di business delle digital start up tra i principali citiamo i seguenti.

 

Piattaforme di scambio e di vendita

Sono le piattaforme di commercio elettronico o e-commerce. I due tipi di piattaforma si distinguono per il fatto che sulle prime gli utenti possono scambiarsi dei beni mentre i secondi sono dei punti vendita digitali sui quali i clienti possono acquistare prodotti e servizi.

 

Advertising model o modello pubblicitario

Questo modello è basato essenzialmente sulla distribuzione di un contenuto pubblicitario in modo gratuito e si finanzia attraverso inserzioni pubblicitarie ospitate su di un sito. Possiamo distinguere due tipi di advertising: quello analogico è quello digitale. Quest’ultimo è un modello sostenibile soltanto se il sito registra un alto numero di visite.

 

Community model o business community model

Com’è facilmente intuibile è un modello di business che si focalizza sulle community. Queste non sono però solo quelle on-line ma anche quelle appartenenti a tutte le altre tipologie: locali, professionali, costruite,… Il modello si caratterizza anche per il fatto che in esso, oltre all’aspetto economico, si ha cura anche di quello sociale e culturale.

 

Cloud computing model

È un modello di business nel quale l’utente non compra materialmente un prodotto ma la possibilità di utilizzarlo a pagamento da remoto. Varianti di questo tipo di modello sono rappresentate dal software as a service (SAAS), il platform as a service (PAAS) e l’infrastructure as a service (IAAS).

 

Freemium

È un modello che prevede una versione base del prodotto distribuita gratuitamente e una versione completa, adatta ai consumatori più esigenti, a pagamento.

 

Se sei interessato all’argomento startup ti consigliamo di leggere anche questo articolo del nostro blog:

 

Come creare una startup

 

incubatore startup

Free image from Pixabay

 

Startup digitale e risorse umane

Che siano baby boomers, millenials o appartengano alla generazione Z, tutti questi innovatori non hanno solo in comune una idea disruptive, cioè capace di rivoluzionare un intero settore, ma soprattutto dispongono delle necessarie competenze digitali.

Per uno startup manager potere disporre di personale con le giuste competenze digitali è infatti un fattore imprescindibile per la sopravvivenza dell’impresa stessa nonché una delle cause per le quali alcune di esse falliscono (cbinsights).

Ma all’interno di una startup digitale ad esempio quale ruolo può assumere il Digital marketing? Lo vediamo nel prossimo punto…

 

Startup digitale e Digital marketing

Dopo avere preso la dura e coraggiosa decisione di creare e lanciare una startup online, il passo successivo è quello di assicurarle un ampio mercato. Tra i molti fattori da considerare vi è quello di definire la giusta strategia di marketing assicurando a questa attività le giuste risorse finanziarie.

Ma in contesti così competitivi il digital marketing per una Startup digitale dovrebbe essere prioritario?

La risposta, nonostante a volte si dispone di risorse limitate è si! Il digital marketing infatti permette al founder o imprenditore di targettizzare in modo preciso la propria audience, creare engagement e fornire risultati misurabili, ma soprattutto permette alla startup digitale di acquisire nuovi clienti.

 

Perché creare una Startup digitale?

 

 

Prima del come creare una startup digitale occorrerebbe chiedersi se vale la pena creare una.

Vi sono molti buoni motivi per creare una startup digitale. Tra questi, come mostrano vari studi di settore, vi sono quello per il quale questo tipo di imprese sono più dinamiche, efficienti e costano meno. A questi se ne aggiungono numerosi altri, vediamone insieme alcuni.

 

Necessità di un minore capitale iniziale

Lo sviluppo tecnologico ha determinato negli ultimi 10 anni una significativa riduzione dei costi di strumenti software e hardware. La disponibilità di innovazioni tecnologiche quali ad esempio il cloud computing e le applicazioni web hanno fatto sì che in fase iniziale risulti molto meno costoso creare una startup digitale piuttosto che un’impresa tradizionale.

 

Maggiore numero di canali per attrarre clienti

Acquisire clienti ha un alto costo indipendentemente dal settore di appartenenza. Tuttavia la disponibilità di numerosi canali digitali permette con un piccolo capitale di ridurre significativamente questi costi.

Pubbliche relazioni digitali o Digital Pr, inbound marketing, search engine marketing (SEO), social media marketing (SMM), creazione di eventi, piattaforme di distribuzione, programmi di affiliazione,ne sono solo alcuni esempi. Una strategia multichannel offre maggiori opportunità di successo.

 

Crescita dimensionale più rapida

Le startup digitali per loro definizione si fondano su un modello di business ripetibile e scalabile che ne permette una rapida crescita in termini di dimensione, fatturato, e investimenti.

Una volta trovata la giusta nicchia di mercato e individuato il relativo target audience una startup digitale ha molte possibilità di avere successo in breve tempo. Google, Facebook, Apple, Amazon, Airbnb, Uber, Skype, Twitter sono solo alcuni tra i principali esempi di startup digitali cresciute a livello globale in meno di un decennio.

 

Maggiori possibilità di finanziamento

Le startup digitali possono fare ricorso a numerose fonti di finanziamento durante tutto il loro intero ciclo di vita.

Tra queste la principale è il Bootstrap (o bootstrapping) o autofinanziamento nel quale si fa ricorso a capitali propri o di amici, parenti e folli (3 Fs family, friends e fool).

In alternativa una startup digitale può accedere a finanziamenti pubblici tramite dei Bandi specifici per le startup (di solito fondi UE), a incentivi, cioè a fondi disponibili fino a esaurimento, e partecipare a competition organizzate da banche, fondazioni, aziende multinazionali, incubatori, fondi di investimento.

È possibile anche avviare su specifiche piattaforme e portali un’operazione di crowdfunding o equity crowdfunding. Altra possibilità è entrare in un incubatore startup o in un acceleratore startup. Ci sono poi degli incubatori che aiutano gli imprenditori a sviluppare la propria idea, e che in alcuni casi fungono anche da investitore (venture incubator).

 

Maggiore vantaggio competitivo

Essendo la startup digitale un’impresa ad alto contenuto innovativo, sono alte le possibilità in un contesto altamente competitivo, che l’innovazione prodotta determini un vantaggio competitivo rispetto a competitors tradizionali.

Un esempio tipico è quanto accaduto nel campo dell’editoria con la vendita dei libri in formato ebook che ha condotto molte librerie tradizionali a chiudere.

 

Se sei interessato a informazioni su come recuperare fondi per la tua startup digitale ti consiglio di leggere questo articolo:

 

Finanziamenti startup

 

acceleratore startup

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Startup digitale& libri

Il mondo della startup digitali è un mondo molto interessante ma complesso ragion per cui per chi volesse approfondire il tema si suggeriscono qui dei testi reperibili facilmente in diversi marketplace, alcuni dei quali scritti da guru del settore.

 

  1. The Lean Startup – Eric Ries

Eric Ries è un noto imprenditore della Silicon Valley conosciuto in particolare per avere ideato a metodologia Lean Startup, un approccio radicale per il lancio di tutte le iniziative innovative. Nel libro vengono trattate dall’autore anche le cause che conducono al loro fallimento delle startup. Il libro è disponibile anche in italiano con il titolo “Partire leggeri“.

 

  1. The Startup Owner’s Manual – Steve Blank

Steve Blank è un imprenditore seriale della Silicon Valley ritenuto uno dei massimi esperti in materia. Questo libro costituisce un eccellente guida per chi volesse lanciare una startup digitale. Nel testo vengono esplicitati molti concetti ed il libro è disponibile in italiano con il titolo “Startupper. Guida alla creazione di imprese innovative“.

 

  1. Start up digitali e PMI innovative. Guida completa al successo di un’impresa innovativa

Questo libro, scritto da Luca Scali e Silvia Vianello, vuole essere una guida sia per aspiranti imprenditori e sia per le startup digitali, ma anche per PMI e i grandi aziende, a non commettere i classici errori che fanno fallire le aziende. Questo testo, come il seguente, si sono rivelati delle valide fonti di informazione oltre ad avere fornito spunti per la scrittura di questo post.

 

  1. Startup: Sogna, credici, realizza. Dall’idea al successo

Scritto da quattro giornalisti di Millionaire, questo libro vuole essere una guida per chi vuole creare una startup. Strutturato in 10 capitoli, il libro contiene al suo interno interviste esclusive ai founder di startup mondiali, da Airbnb a Candy Crush.

 

Conclusione

Speriamo che questo articolo ti abbia dato tutte le informazioni che cercavi sul mondo delle startup digitali. Per qualsiasi dubbio o domanda, o se vuoi che realizziamo un articolo su uno specifico argomento non esitare a commentare l’articolo!

 

articolo by it’s campus team

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