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Gamification
Attraverso la gamification è possibile rendere piacevoli, coinvolgenti e divertenti anche le azioni più noiose. Questo attrezzo può essere usato da una startup per intrattenere, coinvolgere e ingaggiare gli utenti e/o dipendenti.
Come avrai già capito, le potenzialità di questo strumento sono notevoli, quindi continua a leggere l’articolo per saperne di più e scoprire: cos’è (definizione), come funziona, applicazione nel marketing, in azienda, nella formazione, esempi e app.
Cos’è la gamification? Definizione, traduzione e significato
La gamification è uno strumento utile ad una startup o azienda per ingaggiare e attivare gli utenti a compiere comportamenti specifici con lo scopo di raggiungere determinati obiettivi aziendali.
Come? Tramite il gioco, ossia un meccanismo che mette insieme elementi come:
- punti;
- livelli;
- ricompense;
- distintivi;
- doni.
Il termine deriva dalla parola game, ovvero gioco, e viene utilizzato per indicare l’applicazione di questa attività per realizzare scopi specifici e svagare i destinatari.
Di seguito un video di Jesse Schell, game-designer americano. Nel 2010, Jesse tenne una conferenza a Las Vegas in occasione del “D.I.C.E. Summit” e introdusse questo concetto rendendolo noto.
Per quale motivo viene utilizzata questa tecnica dalle startup?
Qual è lo scopo della gamification?
Lo scopo della gamification è quello di raggiungere un obiettivo specifico personale o aziendale. In poche parole questa tecnica serve a raggiungere due principali obiettivi:
1 – Attivare e misurare
Attraverso il gioco si vogliono attivare le persone a partecipare e svolgere determinate azioni. Il risultato sarà quello di avvicinare e fidelizzare gli utenti alla nostra azienda. Inoltre, grazie ai meccanismi del gioco possiamo anche monitorare e misurare i comportamenti e immagazzinare preziosi dati. In questo modo, otteniamo una profilazione dell’utenza e possiamo individuare meglio il target e selezionarlo o valutarlo.
2 – Veicolare un Messaggio e catturare l’interesse
Mediante questo mezzo puoi interessare gli utenti al tuo brand e al messaggio che intendi passare. In questo modo, puoi comunicare i messaggi e le informazioni e aggiornare, fidelizzare l’utenza e creare una community interessata.
Attraverso la tecnica di gamification si possono quindi ottenere diverse cose come: ottimizzare il rapporto coi clienti, accrescere la dedizione al brand, misurare il miglioramento del rendimento e delle performance complessive da parte di dipendenti e partner.
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Perché funziona la gamification?
La gamification funziona poiché si basa sul gioco. Un gioco per funzionare deve suscitare i desideri e i bisogni delle persone, soddisfabili attraverso l’attività del gaming. In che modo? Tramite:
- traguardi da conquistare;
- premi da ottenere;
- la personalizzazione;
- la competizione.
Quindi la gamification è intrattenimento e condivisione e rappresenta un potente mezzo all’interno di un sito, servizio o qualsiasi altra possibile applicazione.
Come funziona la gamification?
Il funzionamento della gamification vede l’utilizzo di alcuni elementi comuni utili a suscitare dei bisogni nei giocatori. In tal modo, l’utente sarà invogliato a continuare il gioco per soddisfare tali necessità. Il risultato finale sarà l’engagement, la fidelizzazione e l’intrattenimento.
Vediamo di seguito quali sono le componenti comuni a tutte le varie applicazioni della gamification.
Punti, crediti e ricompense
Un gioco che si rispetti deve consentire ai giocatori di accumulare dei punti allo scopo di motivarli e misurare le performance. I punteggi possono essere differenti in base alle azioni compiute, in modo da indirizzare i comportamenti, ed eventualmente anche scambiabili con ricompense che incentivano i partecipanti.
Livelli e stati
Attribuire dei livelli permette di segmentare gli utenti e fare una vera e propria scala gerarchica. Questi motivano il giocatore a compiere le azioni utili a raggiungere un stato successivo e sbloccare accessi a contenuti inediti.
Sfide e obiettivi
Le sfide sono le prove che si possono affrontare nel gioco. Il superamento dei compiti può essere anche ricompensato con trofei virtuali. L’obiettivo e quello di favorire la competizione e il confronto tra i partecipanti.
Beni virtuali
Un bene virtuale può generare maggior interesse poiché un player può comprarlo o aggiudicarselo tramite i punti accumulati. Alcuni esempi sono vestiario, armamento, abilità speciali, ecc… questi oggetti consentono di personalizzarsi e creare un’identità virtuale all’interno del gioco. Se messi in vendita possono anche generare entrate economiche reali.
Classifica e competition
Con le classifiche puoi attribuire un piazzamento ai players in base ai punteggi ottenuti. Una classificazione stimola gli utenti a giocare più tempo in modo da migliorare il piazzamento. Di fatti le classifiche si possono fare anche per diverse attività di gioco, in modo da permettere ai giocatori di misurarsi in tutti i tipi di competizioni presenti.
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Applicazioni della gamification
Quali sono le applicazioni della gamification? Questo strumento è utilizzato in diversi ambiti e per scopi differenti. Di seguito vediamo gli usi possibili.
Gamification nel marketing
Consiste nell’applicare questa “tecnica del gioco” al marketing. Attraverso la gamification nel marketing le aziende possono rendere divertente anche la pubblicità. Come si fa? Vediamo di seguito alcuni esempi di utilizzo per capirlo.
1 – Video interattivi
Un video interattivo è un chiaro esempio di applicazione della gamification nel marketing. Lo spettatore partecipa attivamente e di conseguenza viene più coinvolto. Altresì, questi video permettono di raccogliere dati sui comportamenti delle persone e rimangono più impressi. Di seguito un esempio.
Come vedi, questa interattività richiede di compiere delle azioni e coinvolge. Questi formati registrano dei tassi d’interesse e interazione maggiori rispetto a quelli classici. Addirittura, il filmato e ricco di call to action e racchiude tutte le caratteristiche aggiuntive dell’automobile, fornendo un ottimo servizio allo spettatore.
2 – Ads sui social (immagini, album, caroselli, esperienze interattive, ecc…)
Oltre ai video anche questi formati possono beneficiare del gioco rendendoli interattivi e invogliando la partecipazione. Di seguito un post di Ardbeg.
L’album pubblicato sulla pagina Facebook della distilleria scozzese si compone di più immagini ed è un vero proprio quiz che invoglia il visitatore a interagire ed effettuare una scelta tra tre opzioni date.
3 – Lead generation e conversioni
Altri utilizzi nel marketing riguardano la lead generation e le conversioni. Classici esempi sono i popup inseriti nelle email o nelle landing page, le barre di progressione di un ecommerce (registrati,aggiungi al carrello, riepilogo, acquista), pulsanti interattivi che attirino l’attenzione al fine di evitare un rimbalzo. Ti presento sotto una probabile applicazione.
Questa “ruota della fortuna” incentiva l’utente a iscriversi inserendo il suo nome, cognome e numero di telefono per provare a vincere un premio.
Gamification in Azienda
La gamification in azienda consiste nel coinvolgere i dipendenti per far crescere il gruppo. Come avviene? Incentivando i lavoratori e assegnando loro le meccaniche viste: punti, crediti e livelli, stati, sfide, ecc… I dipendenti potrebbero convertire i loro punti virtuali in beni reali e incentivarsi a fare sempre meglio. I punti si possono guadagnare con la formazione o fornendo assistenza a colleghi. Un classico esempio è Zappos.
La società fondata nel 1999 da Nick Swinmurn con sede in Nevada, Stati Uniti, rappresenta la massima espressione della tecnica della gamification applicata in azienda.
Pensa che l’amministrazione ha coniato una vera e propria moneta chiamata Zollar ad utilizzo esclusivo dei dipendenti. Come guadagnarsi gli Zollar? Con il lavoro, formandosi con i corsi e aiutando i colleghi. Con questo mezzo si comprano diversi premi, quali: apparecchi tecnologici, servizi, biglietti del cinema, esclusività del parcheggio, ecc…
La valuta può anche essere donata ad un collega ritenuto meritevole. Questo case study è brillante e mostra tutte le potenzialità della tecnica: si incentiva il lavoro positivo, la sana competizione, l’imitazione dei migliori lavoratori e la motivazione.
Gamification Formazione
Come abbiamo visto nel precedente esempio di Zappos, il gioco può anche essere applicato nell’ambito dell’istruzione. Si può imparare divertendosi ed è proprio questo il fine della gamification nella formazione. Un tipico caso di studio è Samsung.
Samsung Nation è un gioco ideato per formare il personale, indurre a trovare selle soluzioni a problematiche aziendali e perfezionare le dinamiche lavorative.
Il programma comprende un sistema a punti e avanzamento di livelli in base ai risultati raggiunti e permette di crescere nella formazione relativamente al pensiero creativo e risoluzione dei problemi.
Scuola primaria
C’è un ambito migliore di questo per utilizzare il metodo? Insomma, è risaputo che i bambini amano giocare e sicuramente apprendono più rapidamente e in modo migliore tramite il divertimento. La gamification nella scuola primaria è un interessante uso didattico che può trovare sempre più spazi in futuro.
In fondo la scuola assegna voti (punti), promozioni a classi successive (livelli), gratificazioni di fronte ai compagni (ricompense), pagellini (distintivi/badge) e doni (dei genitori o borse di studio ai “lodevoli”). Tuttavia, questa non viene spesso percepita divertente… l’incremento di tale pratica potrebbe allora alleggerire e migliorare i risultati.
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Esempi di gamification
Vediamo ora ulteriori esempi di gamification e addentriamoci nel mondo delle banche e dei brand.
Gamification e banche
Questa metodologia si sta diffondendo molto pure tra le banche. Il bisogno di semplificare in questo contesto risulta evidente. L’istituto di credito Intesa San Paolo lo ha fatto.
La famosa banca è un esempio di gamification. La sua app “Reward” è stata creata con questa tecnica.
Devi essere un correntista per utilizzarla, effettuare la registrazione e quindi accedere. La dashboard racchiude un menu suddiviso nelle seguenti voci:
- home
- premi
- missioni
- vantaggi
L’area personale presenta i dati: interessi profilati, notifiche, assistenza e regolamento privacy, ecc… ulteriormente c’è un contatore per l’apertura del caveau e le stelle e le medaglie cumulate. Gli slider orizzontali delle missioni e dei premi ti fanno vedere a che punto sei con i task.
Evidentemente, qui sono racchiuse tutte le dinamiche del gioco che abbiamo visto allo scopo di fidelizzare i clienti all’istituto bancario.
Esempio Coca-Cola
Un ulteriore esempio di gamification è la nota campagna pubblicitaria di Coca-Cola “Shake It” o “Chok” per i cinesi a cui era rivolta.
Il noto brand richiedeva di scuotere il telefono. L’inserzione era rivolta al target cinese ad Hong Kong e veniva trasmessa in tv tutti i giorni alla sera e a un orario specifico. Nello spot veniva richiesto di scaricare l’app e collegarsi all’istante. Esclusivamente all’orario indicato si poteva così accedere e scuotere per vincere svariati premi.
Alcune gamification app
La gamification è molto utilizzata anche nelle App. Vediamone alcune.
Starbucks
L’ app di Starbucks (la catena statunitense di caffè) ha un sistema che assegna premi per ogni ordine effettuato con delle stelline. Queste vincite le puoi riscuotere mostrandole o inviandole per ricevere alimenti e vivande.
Con questo fidelity program si spronano gli utenti a ritornare per procurarsi punti e scontistiche. Si tratta di un ottimo modo di fare gamification con le app.
Fitocracy
Fitocracy è una gamification app sul fitness. Motiva gli “sportivi” a raggiungere i propri obiettivi di allenamento. Permette di personalizzare gli allenamenti e diete nutrizionali. Assegna sfide che se superate conferiscono premi e punti. Inoltre, favorisce la competizione.
Smarty Pig
SmartyPig è una gamification app utile a conseguire scopi finanziari. Si tratta di un salvadanaio per risparmiare soldi che serviranno per fare un acquisto in futuro come un auto, pagare un corso o altro. C’è una barra che progredisce in base a quanto ti stai avvicinando all’obiettivo fornendo all’utente la percezione effettiva di avvicinamento al premio.
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Consigli su come fare la gamification
Come ultimo punto di questo articolo volevo fornirti alcune indicazioni e consigli su come fare la gamification e te li riporto di seguito.
1 – Individua gli obiettivi
Quale obiettivo ci prefissiamo? Definirli è la prima cosa da fare. In aggiunta dobbiamo anche definire le metriche di misurazione degli obiettivi, ovverosia i KPI (Key Performance Indicator). Per esempio potremmo decidere che vogliamo avere più conversioni e stabilire come metrica il tasso di conversione.
2 – Stabilisci l’utente
Lo step successivo è quello di capire dettagliatamente l’utente tipo e cosa lo spinge a giocare. Un pokerista potrebbe gareggiare allo scopo di guadagnare dei soldi. Un calciatore potrebbe dilettarsi in partite di calcio per tenersi in forma e così via.
3 – Scegli i meccanismi e le regole del gioco
Bene, il passo successivo sarà strutturare il gioco. In questa fase avviene la creazione della struttura. Quali punteggi, premi, sfide, competizioni stabiliamo? Come spingiamo gli utenti a compiere le azioni?
4 – Richiedi Recensioni e monitora
Adesso il processo è avviato ed è arrivato il momento di trarre le conclusioni per migliorarsi. Come farlo? Analizza i KPI stabiliti e deduci come sta andando. Stai raggiungendo i tuoi obiettivi? Altre tecniche sono: interviste, survey, sondaggi, ecc… non c’è nulla di male a chiedere direttamente ai fruitori cosa ne pensano.
Conclusione
Spero che questo articolo ti abbia dato tutte le informazioni che cercavi sulla gamification, cos’è, come funziona, applicazioni ed esempi. Per qualsiasi dubbio o domanda, o se vuoi che realizziamo un articolo su uno specifico argomento non esitare a contattarci! (contatti).
articolo by Igor Esposito