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Qual è la differenza tra incubatore e acceleratore?

Negli ultimi anni il numero di startup si è notevolmente cresciuto e parallelamente è aumentato anche il numero di incubatori e acceleratori. Questi termini sono diventati ormai di uso comune tuttavia capita spesso che il termine incubatore venga erroneamente utilizzato come sinonimo di acceleratore.

La presenza di spazi di co-working ed il fatto che alcuni incubatori sono anche degli acceleratori alimenta ulteriore confusione. Di seguito quindi vi verrà spiegata la differenza tra incubatore e acceleratore e vi verranno anche data informazioni sui rispettivi vantaggi e svantaggi, nonché resa disponibile una breve lista dei principali programmi collaborativi oggi disponibili nel nostro Paese.

 

differenza incubatore acceleratore

Free image from Pixabay

 

Cos’è un incubatore?

L’imprenditore per lanciare la startup ha solitamente un grande bisogno di capitali di rischio che cerca di reperire attraverso vari canali pubblici e privati (vedi l’articolo finanziamenti per startup). Una delle opzioni per arrivare a questo risultato è entrare in un acceleratore o un incubatore.

 

Significato di incubatore

Gli incubatori d’impresa o business incubator sono delle imprese che offrono degli “ambienti protetti” all’interno dei quali startup, nuove imprese, aziende che vogliono aprire una nuova divisione (business unit) e professionisti, usufruiscono di una serie di servizi e risorse a supporto della loro crescita.

Gli incubatori possono anche trovarsi all’interno di enti pubblici come le Università con finalità di promozione e crescita del territorio.

Essi possono essere anche visti come dei programmi collaborativi che aiutano gli imprenditori a risolvere dei problemi associati al lancio di una startup fornendo loro una vasta gamma di servizi. Questi includono spazi fisici e di coworking, servizi amministrativi e legali, formazione, consulenza (dai mentor startup), accesso a forme di finanziamento ed altri benefit. In alcuni casi in Italia gli incubatori in collaborazione con fondi Seed di venture capital investono in startup (venture incubator).

 

Tipologie di incubatori

In base al tipo di startup o al business model sul quale si focalizzano, possiamo distinguere diverse tipologie di incubatori.

Abbiamo così i virtual Business incubator (noti anche come incubatori d’impresa virtuali o business incubator) – che accolgono progetti di tipo industriale – e i pubblic/social incubator o incubatori sociali che si rivolgono alle startup che producono un forte impatto sociale (assistenza sociale, sanitaria e istruzione, formazione, tutela dell’ambiente dell’ecosistema, valorizzazione del patrimonio culturale).

Altri tipi di incubatori sono i medical incubator (strumentazione medica e biomateriali), i kitchen incubator (settore food) ed i fintech Incubator (finanza).

 

Differenze tra incubatori è acceleratori di Startup

Gli incubatori differiscono dagli acceleratori in vari modi tra i quali riportiamo i seguenti:

  • i programmi di collaborazione tra incubatori e le Startup hanno una durata maggiore (solitamente dai sei mesi ai 2-3 anni);
  • a differenza degli acceleratori, gli incubatori entrano in gioco nel primo stadio di vita delle startup (early stage) aiutandole a sviluppare e validare la loro idea di prodotto (minimun value product, MVP);
  • il rischio d’impresa è maggiore rispetto a quello degli acceleratori, non per nulla molti di questi si trovano all’interno di Università o vengono sostenuti da fondi pubblici.

 

Vantaggi

Ecco i vantaggi degli incubatori per startup:

  • il supporto fornito, oltre ad avere una lunga durata, include la condivisione di uffici e postazioni di lavoro attrezzati e collegati in rete;
  • il contatto con altri startupper stimola le relazioni che facilitano lo sviluppo di nuove idee;
  • riduzione dei costi di gestione (segreteria, marketing,…);
  • possibilità di entrare in contatto con potenziali clienti, impiegati, partners o investitori;
  • possibilità di allargare il proprio network di conoscenze.

 

Svantaggi

Ecco gli svantaggi degli incubatori per startup:

  • gli investitori per il maggior supporto o finanziamento potrebbero richiedere un maggior numero di quote o azioni;
  • i programmi possono protendersi senza nessun limite di tempo è senza una chiara definizione delle aspettative.

 

Elenco incubatori per startup

In base ai dati contenuti nel report sviluppato dal team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM) del Politecnico di Torino, in collaborazione con Italia Startup, in Italia vi sono 162 incubatori (102 privati, 35 pubblico-privati e 25 pubblici).

Nel 2018 il fatturato complessivo delle 162 strutture è stata di 180 milioni di euro, con ricavi medi per incubatore di poco superiori al milione di euro. Sul sito dell’Unione delle Camere di Commercio è invece presente uno speciale elenco che raccoglie la lista dei 39 incubatori certificati italiani.

Tra i principali incubatori si riportano:

  • Impact Hub Milano: è un incubatore sociale che fa parte della rete mondiale di incubatori che si rivolge a startup che vogliono creare un “impatto” società e ambiente.
  • FabriQ: è un incubatore di imprese sociali del Comune di Milano.
  • Make a Cube: offre programmi di formazione all’imprenditoria sociale chi ha poche competenze di business è consulenza alle imprese nei processi di innovazione sociale.
  • I3P: è l’incubatore imprese innovative del politecnico di Torino.
  • PoliHub: è l’incubatore imprese innovative del Politecnico di Milano.

 

acceleratore startup

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Cos’è un acceleratore?

Gli acceleratori di startup (o seed accelerator) sono dei programmi collaborativi che hanno come finalità quella di accelerare lo sviluppo di startup e imprese. Questi programmi che includono servizi di mentorship, formazione, organizzazione di networking, condivisione di postazioni di lavoro, possono concludersi con una presentazione pubblica (public pitch event) o una giornata dimostrativa.

Benché una stessa struttura possa ospitarli entrambi essere seguono però delle logiche diverse, vediamo quindi quali sono le principali differenze:

  • mentre gli incubatori come abbiamo visto entrano in gioco nella fase di sviluppo dall’idea imprenditoriale (startup early stage), gli acceleratori entrano in gioco invece in una fase più avanzata e precisamente quando la Startup ha già definito il suo business model e annuncia un prodotto o servizio. Il compito dell’acceleratore e qui quello di aiutarle a trovare clienti, investitori e produrre fatturato;
  • i programmi di accelerazione hanno generalmente una durata fissa (solitamente sei mesi o un anno);
  • gli acceleratori per startup al contrario degli incubatori vengono maggiormente gestite da fondi privati;
  • i servizi offerti sono di tipo manageriale e vanno dalla gestione di eventuali pivot al lancio di nuovi prodotti;
  • l’incubatore fornisce servizi a lungo termine sostenendosi attraverso modelli di business differenti mentre quasi tutti gli acceleratori investono in startup e solitamente fanno l’investimento in cambio di equity.

 

Vantaggi

Ecco i vantaggi ad entrare in un acceleratore per startup:

  • maggiori possibilità di entrare in contatto con grandi aziende e investitori con importanti esperienze manageriali, avendo quindi la possibilità di imparare molto da loro e di incrementare le chances di nuove opportunità;
  • accesso a finanziamenti elevati;
  • rifinizione del modello di business;
  • maggiore possibilità di attrarre investimenti.

 

Svantaggi

Ecco gli svantaggi ad entrare in un acceleratore per startup:

  • i programmi possono contenere delle clausole di esclusività;
  • per la durata limitata sono poco indicati a sostenere la crescita della startup in fase early stage.

 

incubatore startup

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Elenco acceleratori e incubatori

A seguire una breve lista dei principali programmi presenti in Italia mentre la lista completa è consultabile su questo sito.

  • it’s campus: siamo noi! Offriamo un servizio di accelerazione breve, 4-6 settimane, che ha lo scopo di accelerare la startup, migliorandone il business model, il prodotto e le attività di marketing, con lo scopo di arrivare a presentare un pitch davanti ad un grosso numero di investitori e recuperare fondi per la crescita della startup.
  • Digital Magics: è un incubatore e acceleratore di startup e imprese che fornisce anche consulenza dall’ideazione fino all’exit. Ha stretto una partnership con Talent Garden per supportare lo sviluppo di nuovi programmi in Italia e Europa ed è quotata in borsa.
  • H-Farm: è un incubatore/acceleratore ideato dal trentino Ricardo Donadon ed è quotato in borsa. È strutturato come un campus dove vi lavorano oltre 500 cima da persone. Tra i programmi di accelerazione segnaliamo H-Camp, rivolto ai giovani che cercano una guida per lo sviluppo della loro impresa e corporate acceleration, rivolto ad aziende che vogliono promuovere i giovani e le startup.
  • Luiss Enlabs: è un acceleratore nato da una joint-venture fra LVenture e l’Università LUISS di Roma. Fondato da Luigi Capello, ogni anno segue 12 startup. Il programma di accelerazione dura cinque mesi.
  • Tim #WCAP: è l’acceleratori di TIM nato nel 2009 con il nome di work in capital, finanzia e accelera le migliori Startup digitali.

 

Conclusione

Speriamo che questo articolo ti abbia dato tutte le informazioni che cercavi a capire la differenza tra incubatore e acceleratore per startup. Per qualsiasi dubbio o domanda, o se vuoi che realizziamo un articolo su uno specifico argomento non esitare a commentare l’articolo!

 

articolo by it’s campus team

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