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Fallimento startup
Conoscere le cause del fallimento delle startup ti fa comprendere cos’è che funziona veramente, ti aiuta a prevenire gli insuccessi e ti consente di evitare quelli che sono gli sbagli più ricorrenti.
In questo articolo vedremo:
- Dati fallimenti startup (percentuale fallimento, tasso di fallimento, quante sopravvivono)
- Fallimento startup italiane (crisi da sovraindebitamento e liquidazione volontaria start up innovativa)
- Le cause
- Gli esempi
Dati Fallimento startup: percentuale di fallimento, tasso di fallimento e quante sopravvivono
I dati sul fallimento delle startup parlano chiaro ed evidenziando che la maggior parte falliscono, ma quante, dove e in che momento?
Da un recente rapporto sui fallimenti si evince che le organizzazioni che diventano una startup unicorn (con una valutazione di 1 miliardo di dollari) sono solo l’1%. (clicca qui per il report – Fonte CB insights).
Dal resoconto si traggono anche le seguenti conclusioni e dati sul fallimento delle startup.
- percentuale fallimento startup = 75-90%
- tasso di fallimento startup (che non riescono a ricevere più finanziamenti) = 67%
- quante startup sopravvivono = 10-25%
- Quante falliscono?
Il 67% delle startup fallisce o rimane autosufficiente (accontentadosi quindi solo di assicurare uno stipendio ai founder), cosa pessima per gli investitori che non vedranno scalare la startup e non otterranno i ritorni che si sarebbero aspettati.
Le probabilità di diventare un unicorno sono basse, l’1,07%. Tra le 12 società che hanno ottenuto questo riconoscimento vi sono quelle tecnologiche più pubblicizzate del decennio: Uber, Airbnb, Slack, Stripe, Docker,…
Le 13 aziende con oltre $ 500 milioni raggiunti sono le leader di categoria, come Instagram, Zendesk e Twilio.
- Dove falliscono e in che momento?
Più di 1.100 aziende tecnologiche sono arrivate a raccogliere un primo finanziamento. Il 48% (meno della metà) è riuscito a raccogliere un secondo round di finanziamento. Ogni step successivo vede un minor numero di aziende avanzare. Solo il 15% delle aziende riceve un quarto finanziamento.
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Fallimento startup italiane
Vediamo ora il fallimento delle startup italiane per quanto riguarda le norme giuridiche e un esempio di ispirazione.
Legislatura: crisi da sovraindebitamento e liquidazione volontaria startup innovativa
La legge viene incontro alle startup visto che sono organizzazioni con alto rischio e incertezza. La legislatura italiana afferma che:
- Crisi di sovraindebitamento. Non si applicano le procedure solite con l’eccezione dei procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio (previsti dal Capo II della L. 27 gennaio 2012, n. 3).
- Liquidazione volontaria. Si presume una semplificazione della procedura di liquidazione della società in conseguenza dell’apertura della crisi da sovraindebitamento.
La liquidazione volontaria della startup innovativa prevede di mettere a disposizione tutti i beni, inclusi quelli che sopraggiungano nei quattro anni successivi. La pratica non può durare meno di quattro anni ed è un’agevolazione per l’imprenditore che viene esonerato dalle complicazioni del fallimento e può ambire al suo risanamento.
Fallimento startup Italiana positivo
Un fallimento startup italiana positivo è quello vissuto da Andrea Mantovani. La video intervista che ti riporto di seguito è molto interessante poiché spiega le possibili cause del fallimento della startup e come si dovrebbe reagire e viverlo.
Sinba era un’app di mobile payment che permetteva di effettuare dei pagamenti all’interno di un’attività commerciale ed evitare le code. Rappresenta un esempio positivo poiché Il fallimento va vissuto come parte di un processo di crescita ed è proprio da esso sono nate le migliori creazioni.
Andrea racconta il fallimento della sua azienda ai suoi figli tramite una video fiaba. Questa favola, oltre ad essere un modo per raccontare con semplicità la sua sconfitta, diventa anche un’innovativa idea di startup da cui ripartire con nuovi progetti. (clicca qui per la video fiaba).
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Esempi di fallimento startup e successi
Gli esempi di fallimento startup sono numerosi e dimostrano che l’insuccesso è solamente una parte del processo che porta al successo. Di seguito ti riporto alcuni esempi.
– Eric Schmidt. L’ex amministatore delegato di Google dopo il crollo di Google Reader disse chiaramente: “Celebriamo tutti i nostri fallimenti”.
– Andrea Dusi. Fallisce con la startup OneSicily e nel 2006 fonda Wish Days e la vende a Smartbox per 20 milioni di euro. Successivamente scrive il libro: “Come far fallire una startup ed essere felici”.
– Soichiro Honda. Si presenta alla Toyota con un progetto ma viene respinto ed ottiene diverse sconfitte. Infine, fonda la nota azienda giapponese che tutti conosciamo, la Honda Motor Co., Ltd.
– Henry Ford. Con la “Detroit Automobile Company” e con la “Henry Ford Company” ebbe due bancarotte. Solo al terzo tentativo ha successo con la Ford Motor Company.
– Steve Jobs. Lancia nel 1992 “Newton” ritenuto l’antenato dei nostri computer portatili. Ottiene solo pubblicità negativa e la derisione dei media ma questa esperienza porta poi alla nascita dell’iPhone.
Allora quali sono le cause più frequenti?
Perché le startup falliscono? Cause del fallimento
Le ragioni sono molte e raramente il fallimento è riconducibile ad una causa unica. CB Insights ha stilato una classifica con tutte le cause del fallimento delle startup maggiormente diffuse. (clicca qui per il report).
Di seguito ti riporto la classifica con tutti i principali motivi e le rispettive percentuali.
1 – Assenza del bisogno sul mercato (42%)
Questa è la prima causa di fallimento startup. La determinazione del Problem-Solution Fit è determinante. Bisogna risolvere delle problematiche comuni e soddisfare un’esigenza reale sul mercato, al di là degli interessi personali, hobby, passioni,…
Le startup che non risolvono problemi e non conquistano il mercato sono destinate a fallire.
2 – Terminare il capitale (29%)
La seconda causa di fallimento startup è finire il denaro. Occorre pensare bene e con giudizio alle spese poiché le risorse sono limitate. Il capitale può esaurirsi per differenti motivi, quali: partenza errata, poco mercato, pivot errati, incapacità di raccogliere finanziamenti aggiuntivi,….
Un esempio di fallimento per Ran out of cash è Wow Air e nel video c’è la notizia della sua chiusura.
Questa compagnia aerea europea ha incontrato un destino infelice e Il presidente Skuli Mogensen ha dovuto dichiarare a tutti i dipendenti il fallimento dell’azienda per la mancanza di ulteriori finanziamenti.
3 – Mancanza della squadra giusta (23%)
Un team eterogeneo con esperti in diverse competenze è fondamentale ed è la terza causa di fallimento startup. La gestione di uno startup è complessa e necessità di professionisti in diversi campi, quali: SEO, social media, legal, accounting, user experience, operation, finance,…
Un team potrebbe anche essere molto verticale e competente ma con poco tempo quindi considera tutti gli aspetti di una squadra.
4 – La concorrenza (19%)
La quarta causa di fallimento startup sono i competitor. Ottenuto l’adattamento problema/soluzione e lanciato il prodotto sul mercato, potresti incontrare molti concorrenza ed emergere non è semplice.
Mac & Mia era un servizio di consegna di abbigliamento per bambini ed è un esempio di fallimento per i concorrenti. Solo un anno dopo il suo lancio nel 2018 le grandi aziende concorrenti del calibro di Stitch Fix hanno portato la società a chiudere.
5 – Problemi prezzo/costo (18%)
La quinta causa di fallimento startup è il pricing. L’equilibrio tra una valore abbastanza alto da coprire i costi e allo stesso tempo basso da portare clienti non è per niente scontato e possibile in tutte le situazioni.
6 – User un-friendly product (17%)
Questa è la sesta causa di fallimento startup. Tutto ciò che un utente vuole e di cui ha bisogno è troppo importante e sicuramente non va ignorato se vuoi evitare di sbagliare.
7 – Prodotto senza un modello di business (17%)
Il business model è la settima causa di fallimento startup. Un modello di business e la strategia sono essenziali. Occorrono più di un singolo canale per avere più possibilità di capitalizzazione, scalabilità e di ottenimento della traction sul mercato.
Tutorspree è un esempio di fallimento startup per modello di business.
Non sono riusciti a creare una “scalability” perché dipendevano da un singolo canale, ovverosia la SEO. Questa unica scelta è stata fatta poiché gratuita e alla loro portata. Questa decisione univoca è diventata impegnativa, rischiosa e non forniva delle alternative.
8 – Cattivo marketing (14%)
Il poor marketing e l’ottava causa di fallimento startup, commercializzare il prodotto è decisivo. Essenzialmente è determinante conoscere il target di destinazione, sapere come attrarlo, che canali utilizzare e come fare a convertire l’utenza in lead e in clienti paganti.
9 – Ignorare i clienti (14%)
Ignorare gli utenti è la nona causa di fallimento startup. Devi raccogliere feedback dei clienti e testare da subito. La mancata raccolta delle opinioni è fatale per la maggior parte delle startup tecnologiche.
10 – Tempismo del prodotto (13%)
Le tempistiche sono la decima causa di fallimento startup. Se rilasci il tuo prodotto troppo presto allora gli utenti potrebbero ritenerlo non sufficientemente buono e farsi un impressione brutta. Se rilasci il tuo prodotto troppo tardi, potresti aver perso la tua opportunità sul mercato.
Un esempio è la piattaforma VR.
Vreal voleva costruire uno spazio di realtà virtuale nel campo dei videogiochi e ha raccolto quasi 12 milioni. La società ha fallito poiché l’hardware e le capacità di larghezza di banda non si sono ugualmente evoluti ed erano decisamente in anticipo sui tempi.
11 – Perdita del focus (13%)
La perdita del focus sul progetto è l’undicesima causa di fallimento startup. Distrazioni, problemi personali, troppi progetti differenti, sono tutte motivazioni diffuse di bancarotte.
12 – Disarmonia team (13%)
Questo è il dodicesimo motivo di fallimento startup. Le discordie tra i membri mettono a serio rischio il progetto. Quando questa mancata armonia raggiunge anche il rapporto con un investitore le cose possono andare male rapidamente.
13 – Pivot andato male (10%)
Questa è la tredicesima causa di fallimento startup visto che un cambio può andare benissimo o malissimo. Pivot di successo sono Burbn su Instagram o ThePoint su Groupon ma in moltissimi altri casi lo spostamento di rotta si è rivelato svantaggioso e perdente.
14 – Mancanza di passione (9%)
Fare un qualcosa che non appassiona lo startupper e il suo team è una frequente ragione di fallimento. Difatti, Se non hai la passione giusta è probabile che faticherai ad avere le competenze adeguate o costruirtele.
NewsTilt è un esempio.
Il team ha riferito con sincerità di non avere la passione per il giornalismo ma che volevano creare un prodotto solamente per i commenti che nascevano sul blog. Dopo aver fallito sono arrivati a chiedersi: “come abbiamo potuto creare un prodotto solo per una prospettiva aziendale e senza interesse?”.
15 – Espansione geografica (9%)
La posizione è la quindicesima causa di fallimento startup. Deve esserci congruenza tra startup e posizione sul territorio o non incontrerai la giusta clientela.
In aggiunta, se il team lavora da remoto e non c’è una sede specifica potrebbero esserci dei problemi, quali: la mancanza di metodi comunicativi efficaci, il lavoro di squadra, la pianificazione, l’amministrazione,…
16 – Finanziamenti (8%)
Questa è la sedicesima causa di fallimento startup, ossia, la mancanza di interesse e di finanziamenti successivi al primo.
Le aziende a volte non riescono a raccogliere i soldi di cui hanno bisogno perché uno dei loro concorrenti lo ha già fatto. Un esempio è Sidecar.
Sidecar dopo aver raccolto oltre 35 milioni non è stata in grado di competere con Uber che era famoso per il suo comportamento anticoncorrenziale e per avere raccolto più capitali di tutti. Pur essendo superiori, non sono riusciti a conquistare il mercato.
17 – Sfide legali (8%)
Una startup che cresce potrebbe dover affrontare delle complessità legali troppo difficili e chiudere.
Il produttore di valigie intelligenti Bluesmart ha chiuso dopo che è stata emanata una politica dalle compagnie aeree statunitensi che imponeva a tutti i viaggiatori di rimuovere le batterie agli ioni di litio dal loro bagaglio.
Nonostante i 4 milioni e mezzo raccolti su Indiegogo (sito statunitense di crowdfunding), l’amministratore delegato Tommi Pierucci ha dovuto dichiarare bancarotta per una situazione finanziaria non risolvibile.
18 – Il non utilizzo della rete (8%)
La diciottesima causa di fallimento è il non utilizzare correttamente la propria rete. Coinvolgi i tuoi investitori per farti aiutare sin dall’inizio, non fare tutto da solo e non aver paura di chiedere aiuto.
19 – Burnout (8%)
Se si è coinvolti in una sfida che occupa la maggior parte del tuo tempo diventa difficile ottenere un equilibrio tra lavoro e vita privata e il rischio di esaurirsi è alto.
Il bornout è la diciannovesima causa di fallimento startup e un buon modo per evitarlo è quello di avere un team solido e diversificato con responsabilità condivise e distribuite tra i vari membri.
20 – Failure to pivot (7%)
Assumere una decisione sbagliata e portare avanti una cattiva idea può prosciugare risorse e denaro e lasciare i dipendenti frustrati dalla mancanza di progressi.
Un esempio è la startup Immercive fondata da Keith Nowak e fallita nel 2009.
Inizialmente voleva consentire alle persone di ordinare dai ristoranti locali tramite messaggi istantanei. Il concetto si è rivelato troppo difficile e costoso e Keith ha deciso di cambiare.
Successivamente decide di utilizzare la messaggistica istantanea per aiutare le persone a interagire con tutti i tipi di attività (non solo i ristoranti) ma ormai era troppo tardi e aveva già speso la maggior parte del capitale.
Infine Keith Nowak ha imparato dai suoi errori ed ha fondato poi Ten Thousand, un marchio di abbigliamento sportivo per uomo di successo. Egli afferma che:
“Per raggiungere il successo che abbiamo sempre sognato, dobbiamo diventare ossessionati dalla comprensione del fallimento, analizzare ogni decisione che abbiamo preso, i piccoli risultati intravisti e comprendere quali passi possiamo fare per migliorare. Navigare e crescere attraverso questi problemi ci renderà più forti.”
Keith Nowak
Conclusione
Spero che questo articolo ti abbia dato tutte le informazioni che cercavi sul fallimento startup. Per qualsiasi dubbio o domanda, o se vuoi che realizziamo un articolo su uno specifico argomento non esitare a contattarci! (contatti).
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articolo by Igor Esposito